Ancona, 6 maggio – Manifestazione per un aborto libero, sicuro e garantito
L’appello per uno spezzone aperto, autonomo e indipendente delle Sisters on the Block
6 maggio ad Ancona con le Sisters On The Block
Manifestazione per un aborto libero, sicuro e garantito
Concentramento: ore 14.30 Largo Fiera della Pesca, Ancona
[Dal nord al sud delle Marche tutti gli appuntamenti per muoversi verso Ancona]
Perché il sei maggio saremo in piazza ad Ancona? La risposta è scontata. Siamo un collettivo femminista e transfemminista, ma non solo. Siamo un collettivo marchigiano, che dal primo giorno ha lavorato nel nostro territorio sul diritto all’aborto e sulla libertà delle donne di scegliere sui propri corpi. Abbiamo scelto di assumere questa lotta come centrale e lo abbiamo fatto conoscendo bene da dove siamo partite e dove vogliamo arrivare. Lo abbiamo fatto perché è uno dei diritti che continuamente viene messo in crisi per attaccare e minacciare l’autodeterminazione delle donne.
Conosciamo bene la situazione delle Marche e per questo non accettiamo definizioni frutto solo del sensazionalismo mediatico. Non ci sentiamo cavie, pertanto, non crediamo che esistano laboratori. L’attacco al diritto all’aborto non inizia oggi, ma è iniziato nel momento stesso in cui lo abbiamo conquistato con la Legge 194.
L’idea che le Marche siano un laboratorio della destra nel nostro paese presuppone che qui si stia sperimentando qualcosa di nuovo che poi si vuole estendere ed applicare altrove. Ma come si sta altrove? Basta guardarsi intorno per capire che le Marche non sono la sola regione dove l’accesso al diritto all’aborto è fortemente limitato ed ostacolato. Pensiamo all’ Abruzzo, al Piemonte, all’ Umbria al Veneto, o semplicemente andare a leggersi i dati, certo non facili da trovare, sull’obiezione di coscienza nel nostro paese. Non dimentichiamo quello che in questi anni sta succedendo al di fuori dai nostri confini. Polonia, Stati Uniti, Ungheria, solo per citarne alcuni. Le Marche non sono un’anomalia, ma rientrano in una politica globale reazionaria e patriarcale che si gioca sempre sul corpo delle donne.
La giunta Acquaroli si è insediata su un terreno già fertile, che non solo vedeva tassi di obiezione altissimi nel pieno immobilismo dei governi di centrosinistra, ma che proprio nel nostro territorio, per mano del PD, allora al governo della Regione, vedeva nascere nel 2017 “campo Sant’Agnese”, un cimitero dei feti, frutto di una convenzione che gli ospedali Marche Nord hanno stipulato con l’Ass. ‘Difendere la vita con Maria’. Insomma il diritto delle donne di abortire nelle Marche si prova a seppellire da diverso tempo.
E’ su questo terreno che la giunta Acquaroli si è rifiutata di applicare le linee di indirizzo sulla somministrazione della RU486 e si è permesso di non rinnovare nell’area vasta 5 la convenzione con AIED che da 42 anni garantiva circa 200 aborti l’anno in un territorio, quello di Ascoli Piceno dove i tassi di obiezione sono altissimi. Senza dimenticarci tutte le dichiarazioni deliranti che abbiamo dovuto sentire da parte dei vari Ciccioli, Latini e Saltamartini di turno.
Non ci sono governi che ci rappresentano. Non c’è governo che tra immobilismo o interventismo non abbia attaccato l’autodeterminazione delle donne.
Sappiamo auto rappresentarci e sappiamo esattamente cosa vogliamo e non vogliamo.
Vogliamo molto più di 194.
No agli obbiettori negli ospedali pubblici.
Eliminazione del periodo “riflessivo” dei sette giorni.
No alla presenza di associazioni anti-abortiste nei consultori.
Vogliamo una somministrazione demedicalizzata della RU486.
Vogliamo un’informazione seria e scientifica sulle pratiche abortive, non mistificata da pregiudizi ideologici.
Vogliamo un cambiamento politico e culturale che liberi l’aborto dalla solita narrazione mortifera. L’aborto non è una macchia indelebile sulle nostre vite, non è sempre una scelta sofferta, dolorosa e difficile. L’aborto è una pratica medica, è una scelta libera e consapevole di una donna.
Con il portato del lavoro e delle lotte che abbiamo generato e attraversato negli anni scenderemo in piazza ad Ancona il sei maggio.
Porteremo i nostri contenuti le nostre pratiche in uno spezzone autonomo ed indipendente, aperto a tutte quelle realtà e soggettività che vorranno condividere con noi questo percorso di lotta.
Sisters on the Block – Fano
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6 maggio – Viaggiamo insieme
L’elenco delle partenze collettive organizzate da tutta la regione:
Urbino – Bus da Park St. Lucia, ore 12.00
Pesaro – Treno R-4245, ore 13.07
Fano – Treno R-4245, ore 13.15
Marotta-Mondolfo – Treno R-4245, ore 13.22
Senigallia – Treno R-4245, ore 13.28
Falconara Marittima – Treno R-4245, ore 13.43
Jesi – Treno R-19808, 13.40
Civitanova Marche – Treno R-4212, ore 13.30
Porto San Giorgio – Treno R-4212, ore 13.18
Macerata – Ritrovo al Csa Sisma, ore 13.15