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Festival #Eterotopie quinta edizione: fantastico, fantascienza, immaginazione

Manca poco al ritorno di #Eterotopie, il festival della libreria indipendente Sabot a Jesi, che i prossimi 17/18/19 Maggio invadrà nuovamente lo Spazio Comune Autogestito TNT per la sua 6° edizione. Quest’anno il sottotitolo è Lavorare stanca 4.0 e il focus sarà appunto sul macro tema lavoro; un’attenzione specifica sarà rivolta al lavoro oppresso, precario e digitale, all’ipersorveglianza nei contesti lavorativi, per dare visibilità alle reali condizioni lavorative delle persone e per comprendere come poter sviluppare un nuovo immaginario di classe, in grado di lottare contro un’esistenza dove il lavoro sembra aver invaso senza limiti i nostri spazi e i nostri tempi.

In attesa scoprire tutto il programma ecco quella che è stata l’edizione dello scorso anno: #Eterotopie 5 // Fantastico, fantascienza, immaginazione. Nei tre giorni di festival abbiamo voluto offrire una visione caleidoscopica del disincanto, una delle attitudini che caratterizzano il nostro tempo. Con le autrici e gli autori che hanno partecipato abbiamo discusso delle modalità per affrontarlo, attraverso una riflessione necessaria che guardi all’immaginario e alle sue potenzialità trasformatrici. Abbiamo tentato di farlo da diverse prospettive, con una pluralità di voci anche potenzialmente in conflitto tra loro.

Come sempre il festival è riuscito soprattutto grazie a tutte le persone che lo hanno attraversato e sostenuto. Questi autrici e autori che l’hanno riempito di contenuti, stimoli e discussioni: Caro Gervasi, Claudio Kulesko, Nicoletta Vallorani, Giusi Palomba, Alberto Sebastiani e Wu Ming 1. E le case editrici che hanno deciso di dar loro voce offrendoci potenti strumenti narrativi: Eris Edizioni, Not/Nero Editions, Zona 42, Minimum Fax, Mimesis Edizioni e Einaudi Editore.

Il festival come sempre non è stato solo letteratura, ma è stato arricchito dalla mostra di Meiko Yokoyama, dalla sua arte e dai suoi mostri che hanno preso forma sui diversi tipi di carta giapponese, e da tutte le artiste e gli artisti che hanno risposto alla Call for Artists: Lucio Bordoni, Francesco Gioia, Gaia Montagnoli, Massimo Scoposki, Maria Cristina Comparato, Selene Santoni, Umberto Simonari, Romina Tassinari. I poster realizzati per la mostra sono stati poi affissi in città, contaminandola. In ultimo con la Polisportiva Ackapawa abbiamo anche lo scorso anno organizzato un trekking letterario, questa volta alla scoperta del monte Strega e dei suoi segreti.

“L’esercizio dell’immaginazione è pericoloso per chi trae profitto dallo stato attuale delle cose perché ha il potere di mostrare che lo stato attuale delle cose non è permanente, né universale, né necessario” (Ursula K. Le Guin)

Il testo di lancio della passata edizione

(le foto sono di Mariano Grebnicoff)

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