Internazionale

Incendi nelle terre Mapuche: tra autorganizzazione e repressione da parte dello stato argentino

Ya Basta! Marche raccoglie l’appello alla solidarietà internazionale da parte di Moira Millàn che rischia l’incarcerazione

Dal territorio Mapuche, la sorella e Weychafe Moira Millán ci parla della dura realtà che stanno vivendo le comunità Mapuche come la Lof Pillan Mawiza. Chiama ad una presa di consapevolezza urgente e collettiva rispetto al razzismo che quotidianamente il popolo Mapuche subisce. Serve la massima attenzione su quanto sta subendo il popolo Mapuche anche perché, oltre alla gravità del fatto in sé, mostra il tentativo di far diventare parte della normalità democratica dello stato argentino la discriminazione e repressione dei popoli indigeni.

I Mapuche, popolo indigeno che abita tra Argentina e Cile, è da sempre ignorato come cultura nativa e quotidianamente discriminato. In questi giorni enormi incendi hanno devastato migliaia di ettari di boschi e distrutto molte case. Un movimento popolare di solidarietà combatte gli incendi a El Bolsón, nella Patagonia Argentina.

La comunità di La Comarca, che unisce le località del Chubut e di Río Negro, ha creato una rete di solidarietà per affrontare gli incendi. Uomini e donne si sono messi a combattere gli incendi coi loro mezzi, hanno cucinato per le brigate anti-incendio e raccolto fondi. Una reazione comunitaria insomma, per far fronte all’assenza di sostegno da parte dello Stato e alle cause occulte che scatenano gli incendi. Ora, invece del riconoscimento e dell’appoggio per quanto fatto, queste stesse comunità sono colpite da una brutale repressione. Lo stato ha lanciato una campagna di criminalizzazione contro il popolo Mapuche e le persone volontarie, accusandoli, senza alcuna prova, di aver causato loro gli incendi.

Il non intervento delle stato centrale ha fatto sì che si arrivasse alla catastrofe. Ma ancora peggio, in questa drammatica situazione, il governo dell’attuale presidente Javier Milei ha dato la colpa ad un inesistente “nemico interno”, le comunità indigene Mapuche e le brigate civili, uniche ad operarsi per fronteggiare gli incendi.

Tutto questo si inserisce in un disegno più ampio di persecuzione del popolo Mapuche, che, con il governo Milei, sta raggiungendo punti di non ritorno – la stessa Moira Millán corre il rischio di essere arrestata. L’obiettivo è garantire definitivamente spazio all’estrattivismo e allo sfruttamento dei territori Mapuche da parte delle grandi multinazionali.

Ya Basta! Marche

Il videoappello di Moira Millán

– Alcune immagini inviate a Ya Basta! dalle brigate anti-incendio

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