And still they rise – In piazza per la Palestina sabato 9 marzo ad Ancona

Ancona, Sabato 9 Marzo

Concentramento ore 16.00 in Piazza Roma

Manifestazione per la Palestina

Al fianco della Resistenza palestinese, contro il genocidio e la pulizia etnica dello stato di Israele e dei suoi complici

In Italia, come non succedeva da tempo, ormai da mesi, si scende in piazza a sostegno della Palestina e della sua lotta: centinaia di manifestazioni, cortei, momenti di lotta e mobilitazioni si stanno susseguendo senza sosta.

Una mobilitazione permanente che, in Italia, come nel resto del mondo, ha imposto la “questione palestinese” al centro del discorso pubblico e politico e che è stata in grado di rompere la complicità della narrazione mainstream e di una politica completamente asservita agli interessi geopolitici ed economici, alla prospettiva di arricchirsi e fare profitti dentro quest’enorme massacro ai danni del popolo palestinese.

In Italia, Eni, multinazionale partecipata dallo stato al 30%, tratta con Israele per accaparrarsi le licenze di esplorazione di un grande giacimento di gas al largo di Gaza. Il 62% della superficie di questo giacimento,però, rientra nei confini marittimi della Palestina. Come ben sappiamo, la guerra, per pochi, è un affare da non lasciarsi scappare.

Nonostante tutti i tentativi di delegittimare le mobilitazioni, persino ricorrendo all’accusa infamante di antisemitismo, le piazze continuano a riempirsi e le bandiere della Palestina sventolano ovunque.

Piazze che scelgono di stare dalla parte della resistenza palestinese contro il senso d’impunità e di autoassoluzione dello Stato di Israele che significano, nei fatti, licenza di genocidio e di pulizia etnica.

Manifestazioni, mobilitazioni e cortei, che sono anche pratiche concrete di lotta contro la repressione del dissenso ed il costante attacco alla libertà di manifestare e all’agibilità politica di chi scende in piazza, attuati in questi anni attraverso la cancellazione di diritti e l’imposizione di norme e pene volte a ridurre al silenzio la critica e l’opposizione sociale.

Continuiamo la mobilitazione, a fianco del popolo palestinese, contro il genocidio in corso, contro chi specula sulla guerra e sul massacro di un popolo, per riaffermare collettivamente il diritto a manifestare e ad esprimere la nostra opposizione dentro le città e i territori in cui viviamo.

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