Porto San Giorgio – In spiaggia contro vecchie e nuove trivellazioni

Sabato 22 luglio attiviste e attivisti marchigiani di Trivelle Zero si sono dati appuntamento nel pomeriggio sul tratto di spiaggia libera antistante il palazzo comunale di Porto San Giorgio. Una presenza organizzata di concerto con il centro sociale Officina Trenino sul litorale fermano, per denunciare i piani di perforazione estrattiva di combustibili fossili che interesseranno i territori limitrofi.

Sono infatti in previsione lo sfruttamento del pozzo ‘Donata 4 Dir‘, al largo di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro, progetto Eni, e la riattivazione della piattaforma Sarago Mare, di fronte alla costa fra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio, di proprietà Energean.

“Del primo impianto sappiamo che andrebbe a coprire lo 0,01% del fabbisogno nazionale di gas e dal secondo si otterrebbe idrocarburo di scarsa qualità, se unito a ghiaia e sabbia servirà a fare asfalti.

Non proprio opere strategiche di primaria importanza nazionale ma l’ennesimo regalo a costruttori e petrolieri, dal forte impatto ambientale in contrasto con la presunta transizione “green” e su territori già sotto pressione antropica della monocultura del turismo.”

Basta bitume nel nostro mare’ manifestanti si sono radunati sulla battigia per poi muoversi in acqua con bandiere e striscioni fino a raggiungere la prima barriera di scogli.

Uno di questi recitava ‘Stop Trivelle! No Tubo! Basta rigassificatori’ : un ampliamento dei contenuti politici dell’iniziativa su ambiente e clima, per una battaglia collettiva verso le Marche Fuori Dal Fossile.

“I nostri territori, oltre dalle trivellazioni, sono minacciati dalla prossima realizzazione della Rete Adriatica Snam, il gasdotto che dovrebbe attraversare gli Appennini e le zone a più alto rischio sismico. Nuovi metanodotti e nuovi rigassificatori per fare dell’intera penisola l’hub del gas europeo, un progetto devastante e fuori tempo massimo.”

Dal presidio si è poi formato un corteo che ha sceso e risalito il bagnasciuga, coinvolgendo i bagnanti presenti. Dalla manifestazione si é levato un grande messaggio di solidarietà con le militanti e i militanti francesi di Les Soulévements de la Terre che stanno resistendo al provvedimento di dissoluzione ordinato dal governo francese, dopo aver dato vita a importanti momenti di lotta, moltitudinari e radicali, come quello contro il megabacino di Sainte-Soline del 25 marzo scorso.

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