‘Basta pagare’ dalle Marche a Napoli per la manifestazione del 5 novembre
Dopo il corteo di Ancona del 15 ottobre, l’appello di partecipazione dei Centri Sociali delle Marche alla giornata di mobilitazione di sabato 5 novembre a Napoli su carovita, aumento bollette, devastazione ambientale, disoccupazione, crisi climatica, emergenza abitativa, guerra
Il 15 ottobre scorso in tante e tanti ci siamo presi le strade del capoluogo marchigiano per dire, ad un mese dall’alluvione, basta pagare! Una data simbolica ad indicare la possibilità che emerge dalla catastrofe: alimentare i processi di saldatura tra lotte climatiche e lotte sociali.
La cosiddetta transizione ecologica si prefigura come una trasformazione produttiva, una nuova organizzazione del lavoro, che non mette assolutamente in discussione un sistema che era ed è basato sullo sfruttamento.
Per questo ‘basta pagare’ in termini di catastrofi naturali gli effetti dell’estrattivismo capitalista, basta pagare le bollette da cifre sconsiderate per garantire extraprofitti stratosferici alle multinazionali del fossile e basta pagare le perdite umane, economiche e sociali che ne conseguono.
Il nuovo Governo Meloni si pone in piena continuità con i governi precedenti dichiarando, tramite rigassificatori e trivellazioni, il suo attacco all’ecosistema marino dell’Adriatico e contemporaneamente confermando ‘l’agenda Draghi’ in termini di attacco al potere d’acquisto e imposizione di nuove politiche di austerità.
Per queste ragioni sabato 5 novembre saremo a Napoli, contro le politiche antisociali, estrattiviste e guerrafondaie del governo, che altro non rappresenta se non il volto conservatore-liberista espressione dello stesso potere e dello stesso sistema che ci sfrutta, controlla, opprime.
Centri Sociali delle Marche