Report Assemblea Exit Project, 10 aprile 22

Resoconto della prima sessione online, la prossima si terrà l’8 maggio a Civitavecchia

Il 10 aprile scorso si è svolta la prima sessione dell’Assemblea “Exit project – Clima, lavoro, ambiente, occupazione, futuro, presente: strategie dal basso per un’uscita reale dalla crisi”. All’incontro che si è tenuto on line hanno partecipato diverse realtà attive sui terreni della lotta per la giustizia climatica e rappresentanze di lavoratori (alcuni tra quelli intervenuti sono stati (ex)GKN, ILVA di Taranto,
CIVITAVECCHIA, ADL Cobas, BRINDISI, CATERPILLAR di Jesi, ecc.).
Nello specifico, l’intervento da Civitavecchia, portato in assemblea direttamente dalla manifestazione organizzata all’interno della tre giorni nazionale del movimento FFF, ha rilanciato l’appuntamento in presenza dell’8 maggio, seconda sessione dell’Assemblea, per la quale è confermata l’organizzazione logistica e la disponibilità all’accoglienza per i partecipanti dalle diverse realtà nazionali.
Nei vari interventi che si sono succeduti sono emersi alcuni elementi comuni e condivisi: e’ in atto una transizione che, anche attraverso la spinta della guerra, mira alla salvaguardia dei profitti passando attraverso la devastazione ambientale e sociale. Per questo diventa necessario costruire un nostro progetto di uscita dalla crisi che necessariamente deve essere un progetto di uscita da un sistema di produzione che la crisi l’ha prodotta. La falsa dicotomia fra lavoro e ambiente è stata da sempre rappresentata come un’alternativa obbligata, senza uscita, una contraddizione che non era possibile superare. Una rappresentazione fabbricata ad arte, al servizio degli interessi di inquinatori e speculatori, una potente arma retorica capace di produrre sostanziali divisioni tra l’uno, che si batte per proteggere il proprio posto di lavoro, e l’altro, che difende il proprio territorio. La precipitazione della crisi climatica non può che
rendere evidente come i bisogni e le rivendicazioni dell’uno e dell’altro sono parte della stessa lotta contro un sistema che sfrutta e avvelena, della stessa lotta per un futuro che sia degno di essere vissuto.
Dobbiamo quindi avviare un processo che porti all’elaborazione di una piattaforma su cui coordinare l’azione politica, contro le delocalizzazioni, per la salvaguardia del lavoro e del reddito, per mettere in atto forme di contrasto al carovita. La mobilitazione contro il caro-bollette avviata dalla Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile va diffusa e potenziata.
Lo spazio che si è aperto con “Exit Project” sarà determinante solo se saprà essere efficace e se produrrà immediatamente uno stimolo, mettendo sul campo tutte le diverse energie, trasformandole in “pratica della convergenza” ed avviando la costruzione di una piattaforma rivendicativa che già dall’assemblea di domenica 8 maggio a Civitavecchia costituirà un terreno primario di confronto e di elaborazione.
L’intervento da Taranto ha riportato l’importante lavoro che ha prodotto il cosiddetto “PIANO TARANTO”, un progetto di riconversione industriale dell’area dell’ILVA, frutto di un lavoro di ricerca e di cooperazione dal basso di lavoratori, cittadini, ricercatori, accademici. Un percorso questo, che è stato condiviso anche con altre realtà lavorative, come per esempio ALITALIA , e che costituisce un patrimonio di conoscenza e di esperienza da condividere all’interno del percorso “Exit Project”. Altri progetti di riconversione sono quelli
presentati a Civitavecchia o quello della ex GKN nel campo dell’automotive. Questo patrimonio diventa ricchezza comune e possibilità concreta di costruire una reale transizione ecologica che salvaguardi salute, lavoro e ambiente. ’Unomaggioliberoepensante’ a Taranto sarà un’altra tappa importante. Il tema di questa edizione 2022 vede le lavoratrici e i lavoratori come i protagonisti di una transizione ecologica autentica.
L’evento in programma prevede un concerto con tantissimi artisti, ma sarà anche un incontro tra tanti movimenti, le realtà della Campagna per il clima e fuori dal fossile, cittadinanza ed esperti, per mettere apunto un’azione che incida nei processi decisionali verso la ‘riparazione’ a cui abbiamo diritto come comunità sfruttata”.
In conclusione ci teniamo a sottolineare un contributo particolarmente interessante è stato quello di Stefania Barca, ricercatrice presso il CES – Centro de Estudos Sociais (Università di Coimbra) Portogallo, la quale, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza storica del superamento della dicotomia tra ambiente e lavoro che i movimenti stanno tentando di approcciare anche in altre parti in Europa. A questo proposito ha riportato l’esperienza di “Global Climate Job”, una rete di realtà a livello internazionale che sta affrontando le stesse problematiche in una ottica similare. L’assemblea ha assunto questa proposta impegnandosi a prendere contatti con questa realtà e portare un proprio contributo dall’Italia.
L’assemblea decide di rivedersi il 26 aprile alle ore 19.00 per organizzare più nel dettaglio l’assemblea che si terrà in presenza l’8 Maggio a Civitavecchia.

Campagna Per il Clima Fuori dal Fossile

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