DAX 20 anni dopo. La memoria è viva nelle lotte del presente

Sabato 18 marzo a Milano un corteo di 10000 persone ha invaso le strade della città. Un corteo per ricordare, a 20 anni di distanza, l’assassinio di Dax, Davide Cesare, da parte dei fascisti e il massacro avvenuto all’ospedale San Paolo di Milano per mano della polizia.

Un corteo, numeroso e determinato, caratterizzato da spezzoni tematici di lotta. Dietro la testa del corteo hanno sfilato gli studenti e le studentesse, le lotte per il diritto all’abitare, i compagni e le compagne che organizzano pratiche di mutualismo nei quartieri e nelle città, il mondo dello sport e delle palestre popolari, le rivendicazioni internazionaliste, le lotte trans-femministe e quelle contro il 41bis e l’ergastolo.

Un corteo che partito da Piazzale Loreto, luogo simbolo, non solo per Milano, della violenza fascista e della riscossa partigiana, ha attraversato la zona nord della città, i suoi quartieri popolari, sempre più al centro di speculazioni edilizie e di processi di gentrificazione che rendono sempre più drammatica la condizione di migliaia di persone per i costi insopportabili di vita. La parola d’ordine antifascismo è anticapitalismo è stata praticata nelle strade, sanzionando agenzie immobiliari e banche, simbolo della speculazione.

Il corteo ha attraversato il quartiere Casoretto, dove il 18 marzo 1978, due compagni, Fausto e Iaio, venivano uccisi, a colpi di pistola, dai fascisti. La lunga giornata di sabato si è conclusa all’Area 161, uno spazio occupato e liberato per permettere lo svolgimento di alcune iniziative di questa lunga quattro giorni in memoria di Dax, Fausto e Iaio.

Eventi in programma