Fine del mondo, fine del mese. Stessi colpevoli, stessa lotta

Quelli che ti trovi di fronte sono cinque dei colpevoli, tra i più rappresentativi e con più responsabilità politiche, della situazione in cui ci troviamo. Cinque personaggi che negli ultimi anni si sono trovati alternativamente in maggioranza e opposizione, distinzione oramai puramente formale poiché nei fatti tutti – loro con i loro partiti – fanno parte del medesimo sistema economico e politico.

Da più di due anni vivi dentro una pandemia che viene gestita secondo criteri di convenienza economica e di controllo sociale, aprendo e chiudendo lo stato di emergenza come si apre e si chiude un rubinetto per regolare non i contagi ma la vita all’interno del modello capitalista. Di fronte a questo le condizioni del sistema sanitario – già gravemente depotenziato negli anni – sono ai minimi termini. Non bastasse la crescente privatizzazione, il governo taglierà 6 miliardi di euro alla spesa sanitaria nel 2023-2024, mettendo concretamente a rischio il tuo diritto alla salute e l’accesso alle cure.

Da mesi le tue condizioni di vita sociale ed economica – già molto difficili – peggiorano costantemente: aumento significativo dei generi alimentari di uso quotidiano, aumento vertiginoso del costo delle materie prime, del gas, dei carburanti e dell’energia. Bollette sempre più impossibili da pagare a fronte di salari che restano invariati da anni.

Vivi dentro una crisi ambientale e sociale devastante, destinata ad aggravarsi a causa della guerra tra Russia e Ucraina, ma che non nasce certo nelle ultime settimane. Una guerra che è anche e non secondariamente guerra per il controllo e la gestione del gas, del petrolio e dell’energia, tra stati ed economie capitaliste. Una guerra le cui responsabilità verranno scaricate in termini economici e sociali su di te.

Negli anni ti hanno ripetuto il ritornello che non ci sono soldi per la sanità, per le bollette, per aumentare i salari a fronte di un’inflazione sempre più pesante. I soldi per ridistribuire la ricchezza, per praticare una vera transizione energetica che ci liberi da gas e petrolio, non ci sono mai. Devi fare sacrifici ed essere responsabile, ovvero silenzioso e ubbidiente, ti dicono. Non ci sono le risorse, ci dicono.

Nel delirio bellicista delle ultime settimane tutte le forze partitiche si sono unite nel sostegno alla guerra e all’aumento delle spese militari. Un aumento votato la scorsa settimana a grande maggioranza, che porta la spesa per l’acquisto di armi da 25 a 38 miliardi, ben 13 miliardi di euro in più all’anno. Noi li odiamo perché la loro arroganza e stupidità ci stanno trasportando in una spirale di guerra senza fine.

Noi li odiamo perché sappiamo bene che il problema sono loro, il modello economico che rappresentano e le scelte che operano di conseguenza. Sappiamo che il problema non è la mancanza di soldi, il problema è che vengono chiesti sempre a te, a noi. Il problema è che vengono spesi per continuare a sostenere un sistema economico che collassando si sta portando dietro l’intero pianeta.

L’unica chance che abbiamo per salvarci è quella di provare a trasformare il presente, disertando la loro guerra e l’obbedienza che vogliono imporci, iniziando a riprenderci quella ricchezza che in pochi ci sottraggono ogni giorno, per immaginare insieme una vita degna di essere vissuta.

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