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#26Marzo Una convergenza che fa paura

Ieri a Jesi una grande assemblea ha restituito il potenziale che la convergenza delle lotte potrebbe determinare nel paese in questo periodo storico complicato.

All’assemblea di ieri al presidio in via Roncaglia, coorganizzata dal centro sociale TNT di Jesi, oltre al protagonismo degli operai Caterpillar-senzatregua e del Collettivo Di Fabbrica – Lavoratori Gkn Firenze, sono stati importanti i contributi di precari, studenti e attiviste dei movimenti per il clima, non solo come semplice testimonianza di solidarietà ma per la volontà comune di attivarsi insieme contro lo sfruttamento economico, sociale e ambientale.

Più volte nel corso dell’assemblea è emersa la volontà di unirsi nella manifestazione del 26 marzo a Firenze che non sarà semplice sommatoria delle diverse istanze ma appunto vera convergenza:

“Non scriveremo “scuola” perché si tengano liberi studenti, genitori, insegnanti e personale ATA. Non scriveremo “sanità” perché si tengano liberi infermieri e barellieri. Non scriveremo “ambiente” perché si tengano liberi i compagni e le compagne che si battono per la giustizia climatica. Non scriveremo “diritti civili” o “transfemminismo” perché si tengano libere tutte coloro che già scenderanno in strada l’8 marzo. Non scriveremo “repressione” o “lotta alla sorveglianza speciale” perché in piazza si manifesti la solidarietà. Non scriveremo “antifascismo” perché gli antifascisti si mobilitino. Non lo scriveremo perché lo scriverete voi.”

Queste righe provengono dall’appello alla mobilitazione lanciato dai lavoratori GKN, al quale aderiamo con entusiasmo. La consideriamo un’occasione importantissima ed intendiamo scrivere la nostra parte come abbiamo già iniziato a fare da tempo, nelle lotte alla precarietà, alle ingiustizie sociali, ai cambiamenti climatici e alle discriminazioni.

#Senzatregua #Insorgiamo

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