Leonardo uccide. Fermare Leonardo
Bloccare la macchina del genocidio. Venerdì 11 luglio (h 17.00) presidio ai cancelli della Gem Elettronica di San Benedetto del Tronto
– Il comunicato di convocazione dell’iniziativa
La guerra è un business e la morte di massa ne è il prodotto. Il genocidio di Gaza ne è la pietra angolare. Contro di esso si sono diffuse azioni e mobilitazioni con le quali non solo sono state denunciate le responsabilità criminali dello Stato israeliano, del suo irrinunciabile “partner in crime”, gli USA e dei paesi dell’Unione Europea, ma sono stati anche colpiti gli interessi economici direttamente implicati nella guerra e nel genocidio.
L’indignazione pubblica non è più sufficiente, bisogna denunciare e boicottare tutte quelle aziende private e pubbliche, che sulla guerra e sul genocidio stanno facendo straordinari profitti, bisogna segnalarne la presenza nei territori perché della guerra e del genocidio sia conosciuta la reale geografia, quella che coinvolge direttamente il “nostro” mondo.
Abbiamo cominciato questa campagna nello scorso aprile, con un’iniziativa al McDonald’s di Ancona, questa volta vogliamo indicare un’altra azienda radicata nel territorio marchigiano, la Leonardo S.p.A., che nel 2024 ha acquisito con il 65% del capitale la Gem Elettronica S.R.L., storica azienda sambenedettese.
Leonardo S.p.A. rappresenta oggi uno dei principali colossi europei della difesa e della tecnologia militare, con investimenti miliardari in ricerca e sviluppo e una posizione dominante nel mercato globale degli armamenti. L’azienda, partecipata per il 30% dallo Stato italiano, ha visto i suoi profitti aumentare enormemente proprio in corrispondenza dei diversi scenari di guerra aperti negli ultimi anni, con un fatturato che nel 2024 ha superato i 17 miliardi di euro.
Leonardo è inoltre parte integrante di un sistema economico-militare che alimenta e prolunga il genocidio palestinese. Questo sistema è definito come una “joint criminal enterprise” che coinvolge governi e multinazionali complici. Nel recente rapporto della Special Rapporteur on the situation of human rights in the Palestinian territories occupied since 1967 del Consiglio per i Diritti Umani dell’ONU, Francesca Albanese, “From economy of occupation to economy of genocide”, la Leonardo S.p.A. è esplicitamente annoverata come parte dell’apparato economico-industriale che si sviluppa in quella che viene definita l’ “economia del genocidio”.
Leonardo S.p.A., con i suoi investimenti in tecnologie avanzate come droni, caccia Eurofighter, carri armati e sistemi di cyber-difesa, è uno dei principali protagonisti del mercato globale delle armi, che è un vero e proprio mercato di morte: ogni conflitto genera nuove commesse, nuovi ordini, nuovi profitti per le aziende produttrici, mentre le popolazioni pagano con vite umane e distruzioni. Non solo: a pagare per gli incalcolabili profitti delle Corporation delle armi sono anche le popolazioni espropriate dei più elementari diritti sociali, di risorse e ricchezze pubbliche che con la trappola del riarmo vengono trasferite nelle casse dei mercanti e dei produttori di morte
Venerdì 11 luglio alle ore 17.00 saremo a San Benedetto del Tronto, davanti ai cancelli della Gem Elettronica, per rivendicare con forza la necessità di boicottare le aziende che finanziano la guerra, a partire proprio dalla Leonardo. Occorre denunciare il loro ruolo centrale nel sistema militare-industriale, perché la guerra non è una fatalità, ma un business che va fermato.
Leonardo S.p.A. incarna la logica perversa di un mercato che si nutre di morte e distruzione. Solo con la mobilitazione popolare, il boicottaggio, l’azione diretta potremo spezzare questo circolo vizioso che sta stringendo il mondo dentro un nodo scorsoio.
Finché esisterà l’oppressione, esisterà la resistenza!
Centri Sociali Marche